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Il toponimo ha dato luogo a diverse interpretazioni: per alcuni deriverebbe dal greco "pan kalon" (dove tutto è bello), per altri da "pan colis" (luogo in cui si coltiva il panico); la tesi più attendibile, tuttavia, lo fa derivare da "pani calet" (luogo delle are al Dio Pan).
Panicale è un comune in provincia di Perugia, situato su una collina tra la Valle del Lago Trasimeno e quella del fiume Nestore, da cui la vista spazia dall'Appennino umbro-marchigiano alle colline senesi. È un centro che conserva le caratteristiche tipiche medievali: pianta a cerchi concentrici con tratti di mura e porte. È noto per la produzione di ricami e merletti.
La zona fu abitata sin dalle epoche più remote e nel VII secolo a.C. probabilmente fece parte dei territori di Chiusi; successivamente fu sottomessa dai Romani. La prima notizia documentata sull'esistenza dell'abitato risale all'anno 917, epoca in cui il feudo fu donato dall'imperatore Berengario I al marchese Uguccione. Nel 1037, affrancatosi dal suo signore, raggiunse l'autonomia con largo anticipo rispetto agli altri comuni; fu poi sottoposto a Perugia per tornare libero nella prima metà del XIV secolo. Nel 1373 divenne feudo di Guglielmo di Beaufort e solo tre anni più tardi, ribellatosi al feudatario, passò sotto la guida di Boldrino, colui il quale aveva guidato la rivolta. Nel XV secolo fece parte dei possedimenti di Fortebraccio da Montone. Dal Cinquecento passò sotto il controllo papale.

Da vedere:
La chiesa di San Sebastiano ove sono conservati due affreschi: il Martirio di San Sebastiano del Perugino e l'Incoronazione di Maria di Raffaello.
La collegiata di San Michele Arcangelo, di origine longobarda, subì diverse modifiche nel corso dei secoli, nel Seicento le vennero conferite forme barocche. Conserva numerose importanti opere, tra cui una tavola realizzata dal Caporali, un affresco di Masolino da Panicale, un Crocifisso in legno del Cinquecento ed un organo ottocentesco.
La chiesa di Sant'Agostino, cinquecentesca, con affreschi della scuola del Perugino e l'altare realizzato da Giambattista di Cristoforo da Cortona, ospita il Museo del tulle.
La chiesa della Madonna della Sbarra, del 1625, dall'elegante facciata.
Il santuario della Madonna di Mongiovino nella frazione Tavernelle.
Il santuario delle Grondici.
La chiesa di Santa Lucia.
Palazzo del Podestà.
Palazzo Landi.
Porta Fiorentina.
Teatro Caporali del Settecento.

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